Fognatura e trattamento acque
Tubazioni e raccordi in PVC compatto per condotte fognarie a Norma EN 1401
Tubi in PVC-U con giunzione ad anello di tenuta in materiale elastomerico per condotte fognarie a gravità interrate e per usi o applicazioni speciali civili ed industriali.
Il sistema di giunzione con anello FlexBlock è composto da un anello elastomerico in gomma con anima in polipropilene preinserito nel bicchiere e difficilmente rimovibile. Con il sistema FlexBlock, l’anello elastomerico risulta correttamente inserito e fisso, di conseguenza le fasi di accoppiamento sono più rapide e facilitate.
- SN2, SN4, SN8 e SN 16
- Diametri esterni che vanno dai 110 mm a 1200 mm
- Colore rosso mattone RAL 8023 o grigio chiaro RAL 7037
- Lunghezza utile con barre da 6, 5, 3 m ed a richiesta sono disponibili barre da 2 ed 1 metro
- Temperatura massima permanente 40° C
Tubazioni in PVC a parete strutturata per condotte fognarie a Norma EN 13476-1
Tubazioni per condotte fognarie civili e industriali non in pressione con parete strutturata e sistema di giunzione a bicchiere con anello di tenuta elastomero FlexBlock.
Sistema Alvehol: in fase di estrusione, le superfici interne ed esterne escono liscie come qualsiasi tubo a parete compatta, ma all’interno, si forma una particolare geometria ad alveoli disposti in senso longitudinale (una struttura a doppia T) con ottime caratteristiche di resistenza alle deformazioni e sollecitazioni meccaniche.
Le tubazioni in PVC-U a Norma EN 13476-1 sono disponibili con le seguenti caratteristiche:
- SN4, SN8, SN12 e SN 16
- Diametri esterni che vanno dai 200 mm a 1200 mm
- Colore rosso mattone RAL 8023 o grigio chiaro RAL 7037
- Lunghezza utile con barre da 6 e 3 m
- Temperatura massima permanente 40° C
Tubazioni e raccordi in PE-HD o Polipropilene PP-HM corrugate per condotte di scarico a Norma EN 13476-3
Tubazioni corrugate in polietilene ad alta densità o polipropilene ad alto modulo elastico per condotte di scarico interrate non in pressione, prodotto in conformità alla norma EN 13476-3. Certificato dal marchio IIP rilasciato dall’Istituto Italiano dei Plastici.
La giunzione tra tubazioni avviene mediante manicotto in PEAD ad innesto a marchio IIP o barra bicchierata e guarnizione a labbro in EPDM.
- SN4 e SN8 in PE-HD; SN 16 in PP-HM
- Diametri esterni (DE/OD) che vanno dai 125 mm a 1200 mm
- Diametri interni (DI/ID) che vanno dai 300 mm a 1200 mm
- Colore nero
- Lunghezza utile con barre da 6 e 12 m
Voce di capitolato
- Diametro nominale esterno DE …..diametro interno minimo di …..(³ al minimo definito dalla norma di riferimento).
- Classe di rigidezza circonferenziale SN rilevata su campioni di prodotto secondo EN ISO 9969.
- Resistenza all’abrasione verificata in accordo alla norma EN 295-3.
- Tenuta idraulica del sistema di giunzione certificata a 0,5 bar in pressione e 0,3 bar in depressione per 15 minuti secondo EN 1277.
- Marcatura secondo norma contenente: nome commerciale, marchio IIP UNI e riferimento normativo, diametro nominale (DN), classe di rigidità, flessibilità anulare, materiale, tipo profilo, codice d’applicazione d’area, giorno/mese/anno/ora/minuti di produzione.
Pozzetti di ispezione in PE
Pozzetto in polietilene costituito da una base stampata in PEMD a sezione circolare, ottenuta tramite procedimento di stampaggio rotazionale. Il pozzetto è canalizzato internamente a uno o a tre ingressi e presenta caratteriste differenti in base alla dimensione del pozzetto stesso (dimensioni, diametri delle tubazioni in ingresso, ecc.).
Ogni pozzetto è composto da una base stampata, alla quale andranno poi aggiunti eventuali rialzi con tubo corrugato SN4 e relative guarnizioni e riduttori conici.
Pozzetto a tre ingressi ed un’uscita costituito da una base stampata in PEMD a sezione circolare, ottenuta tramite procedimento di stampaggio rotazionale, canalizzata internamente, avente diametro DN/ID 400 e predisposta per l’innesto di tubi corrugati in PEAD o tubi in PVC del diametro DN/OD 160 o DN/OD 200 mediante specifiche guarnizioni atte ad impedire lo sfilamento dei tubi ed a garantire la tenuta idraulica del sistema. Il pozzetto dovrà avere nella parte superiore un bicchiere in grado di ricevere un elemento di prolunga inserito ad innesto e costituito da un tronco di tubo corrugato in PEAD DN/ID 400 mm avente classe di rigidità non inferiore a 4 kN/m2.
Nella parte superiore del pozzetto potrà essere inserito un inserto cilindrico in polietilene atto a permettere la sifonatura all’interno del pozzetto.
Il pozzetto dovrà essere a completa tenuta idraulica anche in presenza di falda acquifera ed idoneo a contenere la spinta ascensionale dell’acqua e la spinta del terreno.
Il pozzetto dovrà essere prodotto da azienda in possesso del certificato ISO 9001 per la progettazione e fabbricazione di pozzetti in PE dei certificati ISO 14001 e ISO 45001 (certificazione ambientale).
Voce di capitolato pozzetto di linea DN/ID 600
Fornitura e posa in opera di pozzetto in polietilene costituito da una base stampata in PEMD a sezione circolare, ottenuta tramite procedimento di stampaggio rotazionale prodotto in conformità alla norma UNI EN 13598-1. Il pozzetto, canalizzata internamente e di altezza pari a 440 mm, presenta un ingresso ed una uscita in linea, predisposti per l’innesto di tubi corrugati in PEAD DN ….., mediante mezzo manicotto saldato atto a garantire la tenuta idraulica del sistema. La base dovrà avere nella parte superiore un bicchiere in grado di ricevere un elemento di prolunga inserito ad innesto costituito da un tronco di tubo corrugato in PEAD DN/ID 600 mm della lunghezza di ….. mm ed avente classe di rigidità non inferiore a 4 kN/m2. Il pozzetto dovrà essere a completa tenuta idraulica anche in presenza di falda acquifera ed idoneo a contenere la spinta ascensionale dell’acqua e la spinta del terreno. Il pozzetto dovrà essere prodotto da azienda in possesso del certificato ISO 9001 per la progettazione e produzione di pozzetti in PE e del certificato ISO 14001 (certificazione ambientale).
Voce di capitolato pozzetto a tre vie DN/OD 630-800
Fornitura e posa in opera di pozzetto in polietilene costituito da una base stampata in PEMD a sezione circolare, ottenuta tramite procedimento di stampaggio rotazionale prodotto in conformità alla norma UNI prEN 13598-1, certificato dal marchio IIP UNI rilasciato dall’Istituto Italiano dei Plastici.
Il pozzetto, canalizzata internamente e di altezza pari a (540 o 640 mm), presenta tre ingressi diaframmabili, di cui due a 60°, ed una uscita, predisposti per l’innesto di tubi corrugati in PEAD DN ….. (DN/OD 160-200-250-315 mm – DN/ID 300), mediante mezzo manicotto saldato atto a garantire la tenuta idraulica del sistema. La base dovrà avere nella parte superiore una predisposizione tronco conica in grado di ricevere un elemento di prolunga inserito ad innesto e costituito da un tronco di tubo corrugato in PEAD DN ….. (630-800 mm) della lunghezza di ….. mm ed avente classe di rigidità non inferiore a 4 kN/m2.
Il pozzetto dovrà essere a completa tenuta idraulica anche in presenza di falda acquifera ed idoneo a contenere la spinta ascensionale dell’acqua e la spinta del terreno.
Il pozzetto dovrà essere prodotto da azienda in possesso del certificato ISO 9001 per la progettazione e produzione di pozzetti in PE e del certificato ISO 14001 (certificazione ambientale).
Voce di capitolato pozzetto a tre vie DN/OD 1000-1200
Fornitura e posa in opera di pozzetto in polietilene costituito da una base stampata in PEMD a sezione circolare, ottenuta tramite procedimento di stampaggio rotazionale, canalizzata internamente, avente diametro ….. (1000/1200 mm) ed altezza …..(540 o 640 mm), con tre ingressi, di cui due a 60°, ed una uscita, predisposti per l’innesto di tubi corrugati in PEAD DN …..(DN/OD 250-315-400-500 – DN/ID 300-400), mediante mezzo manicotto saldato atto a garantire la tenuta idraulica del sistema. La base dovrà avere nella parte superiore una predisposizione tronco conica in grado di ricevere un elemento di prolunga inserito ad innesto e costituito da un tronco di tubo corrugato in PEAD DN …..(1000-1200 mm) della lunghezza di ….. mm ed avente classe di rigidità non inferiore a 4 kN/m2.
La parte terminale del pozzetto 1000/1200 mm sarà realizzata con un elemento riduttore conico in PEMD, ottenuto tramite stampaggio rotazionale ed innesto sull’elemento di prolunga, del diametro di 1000/1200 mm atto a rastremare il pozzetto fino al DN 600 mm per il passo d’uomo; il riduttore conico dovrà essere accorciabile fino a 200 mm.
Il pozzetto dovrà essere a completa tenuta idraulica anche in presenza di falda acquifera ed idoneo a contenere la spinta ascensionale dell’acqua e la spinta del terreno.
Il pozzetto dovrà essere prodotto da azienda in possesso del certificato ISO 9001 per la progettazione e produzione di pozzetti in PE e del certificato ISO 14001 (certificazione ambientale).
Voce di capitolato pozzetto di linea DN/OD 1000-1200
Fornitura e posa in opera di pozzetto di linea in polietilene costituito da una base stampata in PEMD a sezione circolare, ottenuta tramite procedimento di stampaggio rotazionale, canalizzata internamente, avente diametro …..(1000/1200 mm) e predisposta per l’innesto di tubi corrugati in PEAD del diametro DN …..(DN/OD 250-315-400-500-630 – DN/ID 300-400-500) grazie alla presenza in ingresso ed uscita di un mezzo manicotto saldato. La base dovrà avere nella parte superiore una predisposizione tronco conica in grado di ricevere un elemento di prolunga inserito ad innesto e costituito da un tronco di tubo corrugato in PEAD DN …..(1000-1200 mm) della lunghezza di …..mm ed avente classe di rigidità non inferiore a 4 kN/m2.
La parte terminale del pozzetto 1000/1200 mm sarà realizzata con un elemento riduttore conico in PEMD, ottenuto tramite stampaggio rotazionale ed innesto sull’elemento di prolunga, del diametro di 1000/1200 mm atto a rastremare il pozzetto fino al DN 600 mm per il passo d’uomo; il riduttore conico dovrà essere accorciabile fino a 200 mm.
Il pozzetto dovrà essere a completa tenuta idraulica anche in presenza di falda acquifera ed idoneo a contenere la spinta ascensionale dell’acqua e la spinta del terreno.
Il pozzetto dovrà essere installato su un letto di sabbia di almeno 150 mm e dovrà essere rifinito con materiale inerte di granulometria ridotta (classe G1<16 mm e classe G2<32 mm) compattato a strati di 300 mm. La ripartizione del carico stradale dovrà essere ottenuta attraverso l’impiego di una soletta in calcestruzzo armato dello spessore di …..cm con asola centrale del diametro di …..mm, posta nella parte superiore del pozzetto, atta ad ospitare un chiusino in ghisa classe D400, ed in grado di ripartire le sollecitazioni stradali sul rinfianco compattato intorno al pozzetto.
Il pozzetto dovrà essere prodotto da azienda in possesso del certificato ISO 9001 per la progettazione e produzione di pozzetti in PE e ISO 14001 (certificazione ambientale).
Pozzetti dissipatore di energia in PE
I pozzetti dissipatori di energia realizzata nei diametri 250 – 315 – 350 – 400 – 400I – 500 – 500I – 630 sono stati sviluppati per rispondere alle necessità di dissipare l’energia dell’acqua nelle reti a forte pendenza e risolvere quindi i più comuni problemi di rigurgito tipici dei sistemi tradizionali.
Fornitura e posa in opera di pozzetto dissipatore di energia in polietilene costituito da una base stampata sferica in PEMD a sezione circolare, ottenuta tramite procedimento di stampaggio rotazionale avente diametro interno pari a 1000 mm e predisposta per l’innesto di tubi corrugati in PEAD del diametro DN ….. (DN/OD 160-200-250-315-400-500 – DN/ID 300-400) grazie alla presenza in ingresso ed uscita di un mezzo manicotto saldato. L’ingresso e l’uscita saranno realizzati con un inclinazione pari a….gradi; l’ingresso potrà essere dissassato rispetto all’uscita. La base sarà posizionata al di sopra di un supporto in polietilene per facilitare la posa in opera del pozzetto. La base dovrà avere nella parte superiore un bicchiere in grado di ricevere un elemento di prolunga inserito ad innesto tramite una guarnizione e costituito da un tronco di tubo corrugato in PEAD DN ….. (1000-1200 mm) della lunghezza di ….. mm ed avente classe di rigidità non inferiore a 4 kN/m2.
Il pozzetto dovrà essere prodotto da azienda in possesso del certificato 9001 per la progettazione e fabbricazione di pozzetti in PE e dei certificati ISO 14001 e ISO 45001.
Trattamento delle acque biologiche
La crescente attenzione per l’ambiente anche da parte delle istituzioni europee e nazionali impone un completo programma di tutela dei corpi idrici in generale. Una parte consistente dell’inquinamento deriva dagli scarichi provenienti dalle civili abitazioni o dai centri abitati che non hanno un sistema di depurazione adeguato.
Nell’ottica di favorire un corretto comportamento riguardo la qualità degli scarichi domestici provenienti da WC (acque nere), lavandini cucina e lavastoviglie (acque bionde) e lavandini docce e vasche da bagno (acque grigie), Edil Centro fornisce una serie di impianti che permettono una corretta depurazione di detti scarichi. La depurazione sopra indicata, viene effettuata tramite un trattamento di tipo biologico suddiviso in più fasi.
TRATTAMENTO BIOLOGICO PRIMARIO | |
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È la prima fase del processo di depurazione di un’acqua reflua, che consiste nel sedimentare i solidi sospesi mediante processi fisici e/o chimico – fisici, a seguito dei quali il BOD5 sarà ridotto mediamente del 20%, mentre i solidi sospesi totali saranno abbattuti almeno del 50%. | |
TRATTAMENTO BIOLOGICO SECONDARIO | |
Il trattamento secondario viene effettuato successivamente al trattamento primario e prevede la rimozione delle sostanze organiche colloidali disciolte nel liquame, tramite ossidazione batterica aerobica (trattamento a fanghi attivi) o anaerobica (filtri percolatori anaerobici). Garantisce uno scarico nei termini di legge in acque superficiali o in suolo. Verificare Norme Regionali. | |
IMPIANTI COMPLETI | |
Il trattamento biologico completo è un sistema che racchiude al suo interno il trattamento primario e il trattamento secondario. |
Trattamento delle acque meteoriche
Una quota importante dell’inquinamento dei corpi recettori, oltre a provenire da scarichi di tipo biologico (case di civile abitazione), proviene anche dall’apporto di inquinamento chimico veicolato dalle acque di scorrimento superficiale delle aree urbanizzate.
Le piogge infatti in un primo tempo incontrano le polveri e gas provenienti da immissioni industriali e veicolari immagazzinandone gli inquinanti; successivamente entrano in contatto con le superfici urbane (parcheggi, piazzali industriali, piazzali di stazioni di servizio carburanti ecc…) dalle quali rimuove una parte del materiale accumulato come: derivati di combustione dei carburanti, usura dei pneumatici, parti meccaniche e corrosione della carrozzeria; che caratterizzano l’acqua come altamente inquinante.
Equiparabili all’inquinamento sopra descritto sono quegli scarichi provenienti da: garages interrati, officine meccaniche, carrozzerie, autolavaggi ecc.. Oltre a ciò, i cambiamenti climatici (bombe d’acqua) e la cementificazione del territorio (che rende il terreno impermeabile) provocano sempre più frequentemente situazioni di allagamenti.
CIVILI E ATTIVITÀ | |
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Manufatti per la separazione dei solidi sospesi sedimentabili e liquidi leggeri, su reflui provenienti da garage di civile abitazione, officine e trattamenti specifici per acque provenienti da attività di autolavaggio. | |
DILAVAMENTO | |
Rimozione degli inquinanti presenti sulle acque di dilavamento delle superfici impermeabili effettuate dalle acque meteoriche. | |
LAMINAZIONE | |
Vasche per la regolazione della portata delle acque di dilavamento provenienti da aree trasformate dall’attività umana (industrializzazione, urbanizzazione, etc) al fine di minimizzare le possibilità di allagamento ed esondazione dei corpi recettivi. |
Recupero acque
La risorsa acqua dolce nella terra rappresenta una piccolissima percentuale di tutta quella presente nel pianeta. Il cambiamento climatico, gli sprechi e le rotture degli acquedotti, incidono sulla disponibilità delle risorse idriche potabili. Inoltre i costi energetici per il pompaggio, trasferimento e potabilizzazione sono in oltremodo elevati.
Riteniamo fondamentale prevedere all’interno degli edifici sistemi adeguati che consentano di risparmiare l’acqua potabile e di riutilizzare le acque meno pregiate (piovane e grigie) per alcuni servizi che non necessitano di acqua potabile con un risparmio del consumo anche superiore al 50%.
SERBATOI DA ESTERNO | |
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Serbatoio da esterno in polietilene monoblocco per il contenimento di acqua potabile, acque piovane e acque reflue. Dotato di foro per sfiato e attacchi carico e svuotamento totale. Tappo di chiusura filettato femmina per evitare l’ingresso di materiale o acqua piovana all’interno del serbatoio. | |
SERBATOI DA INTERRO | |
Serbatoio da interro monoblocco modulari, per il contenimento di acqua potabile, acque di prima pioggia e liquidi compatibili con il polietilene. I serbatoi presentano svariate geometrie in grado di soddisfare le molteplici esigenze. Possono essere equipaggiati con tubazioni in ingresso, uscita o troppo pieno, dietro specifica richiesta. | |
IMPIANTO DI RECUPERO ACQUE PIOVANE | |
Attraverso un sistema brevettato questa serie di impianti completi consente di recuperare e riutilizzare le acque meteoriche, mantenendo sempre una estrema semplicità di gestione dell’impianto e garantendo una sicura e certa economia di risparmio idrico. | |
IMPIANTO DI RIUTILIZZO ACQUE GRIGIE | |
L’impianto viene impiegato per depurare, recuperare e riutilizzare le acque grigie, provenienti dagli scarichi domestici, ed è in grado di garantire un risparmio idrico giornaliero pari al 50%. Le acque grigie da trattare provengono dai seguenti usi:
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